VADEMECUM ARMATURE
di Mauro Carnevale

Questo vademecum vuole dare le informazioni necessarie per l’identificazione delle armature originali Bandai degli anni novanta, di cui fanno parte anche quelle importate nello stesso periodo dalla Giochi Preziosi con scatola azzurra e con la scatola a tempio. 

Tutti gli omini facente parte degli originali Bandai di quell’epoca sono riconoscibili grazie ad una sigla composta da lettere su un piede e la scritta Bandai con l’anno di produzione sull’altro. Ci sono le sigle K/S.T.T su quello sinistro, mentre sul destro la marca e la data. 

Per quanto riguarda i pezzi delle armature, invece, c’è da informarsi un po’. In alcuni casi è molto semplice l’identificazione in quanto tutti i pezzi dell’armatura di ogni rispettivo cavaliere è identificato con le iniziali dello stesso come avviene in nove Cavalieri d’Oro su dodici, non c’è concesso sapere perchè tre armature dei Cavalieri d’Oro non siano state serigrafate, ma, fortunatamente, i pezzi sono identificabili comunque rispetto alle edizioni successive o alle Taiwan. Nei cavalieri Made in Taiwan (ST. Figther, Robot Warrior Cloth, etc.) i pezzi si presentano privi di segni di riconoscimento, come possiamo vedere in questi due schinieri e copri ginocchiere. I Cavalieri d’Oro non serigrafati sono : Cancro, Leone e Sagittario.

Nel Cavaliere d’Oro del Cancro troviamo le prime difficoltà nello stabilire se i pezzi sono originali o meno. Come possiamo vedere tutte le parti interne sono prive di sigle o di numeri. 

Solo nelle spalline invece troviamo riscontro e le sigle, CA L e CA R.

Stesso discorso vale per il Leone e per il Sagittario, sigle solo sulle spalline in plastica. 

In questi casi, dove i pezzi non sono marchiati con le sigle di appartenenza, basta guardare i tondini su ogni pezzo, se sono due o tre vuol dire che è originale, se trovate dei pezzi dove questi mancano vuol dire che siete in presenza di pezzi fake, come si evince dalla foto dei bracciali di Leone qui sopra. 

Vari pezzi serigrafati con le iniziali del cavaliere: 

Le differenze si fanno più marcate man mano che ci si avvicina alle edizioni più recenti, chiaramente oltre ai Cavalieri d’Oro bicolore che palesemente non possono essere prima edizione i colori più scintillanti delle Bandai di Nettuno del 2004 possono essere facilmente riconosciute all’interno di una scatola vintage, idem per quanto riguarda i 5 bronzi, sia in prima che in seconda versione delle edizioni successive. Per quanto riguarda le armature dell’edizione del 2001, oltre alla colorazione (vedi Phoenix rosa e il rosso di Pegasus color pastello) anche i gonnellini di Pegasus, Sirio e Crystal hanno simboli diversi, inventati. La differenza sostanziale tra vintage e ristampe sono le altezze, le teste intercambiabili ed alcuni dettagli come Phoenix V2 (Phoenix la Luce) con il pettorale blu e le spalline violacee e il diadema centrale del Dragone V2 (Dragone di Smeraldo) che è bianca invece di essere verde. 

Pesci 87

Pegasus 87

Pesci 2001

Pegasus 2001

Phoenix 2001

Leone 87

Dragone 87

Leone 2001

Dragone 2001

Ora passiamo alla confezione, poichè anche il polistirolo può essere non originale se preso da un altro cavaliere simile di un’edizione Taiwan.

Nella prima foto a sinistra abbiamo il classico formato a sfere che conosciamo tutti, nel secondo invece notiamo una certa uniformità ed ogni 6/7 millimetri delle righe. Vediamo anche una striscia di polistirolo che copre a protezione delle caviglie nella prima foto, mentre nella seconda foto l’alloggiamento non è presente! Qui la differenza è più evidente perchè la plastica forma una rientranza che funge con la stessa modalità della striscia di polistirolo. L’ omino di Gemini sembra identico, però si notano le parti del volto più scure nel secondo e i perni delle spalle più lucidi. L’originale Giochi Preziosi 1987 è la prima foto a sinistra, nella seconda foto una replica made in Taiwan! Le differenze tra i due modellini sono abbastanza evidenti, non solo per il colore ma anche per altri dettagli. 

Bandai 87

Sendo Seya

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