SCATOLA ROSSA 2001 GIOCHI PREZIOSI
DI Marco Pollacchi
Edizione prodotta e commercializzata dalla Giochi Preziosi ed uscita nel 2001, da parte di Italia 1 della serie animata, censurata dalle scene più violente. Questa edizione ripropone i modellini denominati “DIE-CAST”, cioè quei personaggi editi sempre da Giochi Preziosi dodici anni prima, ad eccezione dei Go Warrior ( I Cavalieri di Odino) e dei Generali degli Abissi. Troviamo quindi “ristampati” i dodici Cavalieri d’Oro, i Cinque Cavalieri di Bronzo in prima armatura (V1) ed i Cavalieri di Bronzo in seconda armatura (V2). L’edizione è uscita in collaborazione con Yamato, che detiene i diritti dei DVD dell’anime. Al contrario di ciò che ci si può aspettare, non sono delle vere e proprie ristampe dei cavalieri degli anni ’90, ma sono dei prodotti fabbricati in Cina e scollegati da Bandai, vedremo più avanti nel dettaglio gli indizi che porteranno a comprendere questo particolare. La qualità dei modellini è nettamente inferiore rispetto alle edizioni uscite sia in precedenza che alle successive, ma anche questo verrà descritto più avanti.
FRONTE DELLA SCATOLA
La scatola presenta un buon layout dove, a dispetto delle prime edizioni italiane, questa volta, Giochi Preziosi, ha utilizzato le immagini originali dei Cavalieri senza dover “ridisegnare” i protagonisti sulla confezione. La scatola si presenta sul fronte bordata di giallo, in alto il logo rivisitato che da qui in avanti verrà utilizzato sempre per contraddistinguere la serie classica (sia nell’anime, sia nei fumetti che nei gadjets inerenti). Subito sotto il logo si trovano due fotografie che riproducono l’eroe di turno vestito dell’armatura ed in versione totem, bordate di giallo. Sulla destra compare il disegno ad immagine intera del cavaliere contenuto nella confezione. In basso a destra domina il logo di Giochi Preziosi. Sparse un po’ in tutta la facciata ci sono scritte e slogan dalla funzione pubblicitaria tipo: “GLI ORIGINALI DELLA SERIE TV!” “PERSONAGGIO TRASFORMABILE”. Il giocattolo (perchè in Italia questa è la dimensione di concezione di questi modellino) è pensato per bambini con età superiore ai 5 anni, come recita il simbolo in alto a destra.
LATO DESTRO E LATO SINISTRO
Il lato destro si presenta colorato di rosso, con in alto il logo solito de “I Cavalieri dello Zodiaco”, subito sotto una foto (la stessa della facciata) che riproduce il totem dell’armatura e un piccolo riquadro in giallo con le istruzioni per montarlo (presenti poi anche all’interno della confezione stampata in bianco e nero). Tra le due immagini troviamo il nome del nostro eroe con il simbolo che lo rappresenta ed in basso il logo di Giochi Preziosi. Il lato sinistro presenta la stessa impaginazione del lato destro, dove però l’armatura viene indossata dal personaggio e, subito sotto le istruzioni per la sua vestizione. Sia il lato sinistro che quello destro sono chiusi da del nastro adesivo, la sua integrità garantisce l’apertura o meno della scatola.
LATO DESTRO
LATO SINISTRO
LATO SUPERIORE
Il lato superiore presenta sulla sinistra la foto ritagliata del cavaliere che indossa l’armatura ed il suo totem, a destra il nome del protagonista con il simbolo, il logo Giochi Preziosi e il numero di serie del lotto (di cui parleremo più avanti), tutto su sfondo rosso, mentre al centro campeggia il logo “I Cavalieri dello Zodiaco” su sfondo del cielo stellato.
LATO INFERIORE
Il lato inferiore presenta su sfondo rosso tutti i dati relativi alla commercializzazione. Sulla sinistra troviamo il codice a barre, identificativo del prodotto; sopra di esso un codice che rimanda al lotto, dove, vedremo che questo può essere indicativo per comprendere l’andamento della distribuzione. Subito accanto troviamo le indicazioni relative alla sicurezza del “giocattolo”, ennesima indicazione che in Italia, questi articoli venivano pensati per un pubblico di bambini. Al centro troviamo il logo della Comunità Europea e non quello di China Export come si potrebbe pensare visto il prodotto che stiamo visionando e sulla destra troviamo il paese d’origine in cui è stato prodotto l’articolo. Subito sotto troviamo, invece, i dati relativi al distributore ed all’importatore italiano, Giochi Preziosi: indirizzo, sito internet e numero di telefono del centro di servizi del consumatore e subito accanto il logo. Nei codici a barre si può notare una cosa curiosa: per i Cavalieri di Bronzo V1 troviamo una cifra che termina con il numero 53, mentre per i Cavalieri d’Oro, la stessa cifra ma con numero finale 54. Per i Cavalieri di Bronzo V2, il numero terminale è, invece, il 60 e non il 55 come ci si aspetterebbe. Si può presumere che Giochi Preziosi abbia acquistato e quindi distribuito in un primo momento una serie di prodotti (in questo caso i Cavalieri V1 e quello d’Oro) e solo successivamente a distanza di qualche tempo, acquistò e distribuì anche i V2. Vedremo più avanti che ci sono anche altri indizi a sostegno di questa tesi.
LATO POSTERIORE
Il retro della scatola ha un layout molto funzionale come “vademecum” dei personaggi pubblicati. Sul lato sinistro si trova la foto dell’eroe presente nella confezione, vestito della propria armatura, sormontato dal nome del personaggio. Sul basso troviamo la scritta “PERSONAGGIO COMPLETAMENTE ARTICOLATO” a pubblicizzarne la fattura e sulla sinistra i detentori di copyright del titolo e cioè: Masami Kurumada/Shueisha, Toei, su licenza italiana di Yamato. Non è presente Bandai. Sul lato destro troviamo l’armatura assemblata in quello che è il suo totem, o segno zodiacale ed alcune scritte pubblicitarie: “TRASFORMA (NOME PERSONAGGIO) NEL SIMBOLO DI (NOME DEL SEGNO)” poco più sotto “ARMATURE METALLICHE”. Troviamo in questa posizione anche il numero che identifica il lotto di distribuzione. In alto un’altra scritta che recita: “GLI ORIGINALI DELLA SERIE TV” ed il logo di Giochi Preziosi. Al centro in alto troviamo il logo de “I Cavalieri dello Zodiaco”, in basso una scritta che ne pubblicizza la trasformabilità (da cavaliere a totem) e alcune scritte che invogliano all’acquisto dei rimanenti modellini editi. Nel mezzo ci sono le foto di tutti i personaggi distribuiti, probabilmente, fino ad allora (Bronzi V1 e Cavalieri d’Oro), sia in versione cavaliere che totem. Esiste una seconda versione del retro, dove al posto dei dodici Cavalieri d’Oro e i cinque Cavalieri di Bronzo V1 troviamo solo i Cavalieri di Bronzo V2, su questo retro cambia anche la scritta: sulla prima versione si fa riferimento ai dodici Cavalieri d’oro e i cinque Bronzi, mentre sulla seconda si fa riferimento solo ai cinque Bronzi V2, questo layout è stato pensato per il solo retro delle scatole dei cinque Cavalieri di Bronzo che vestono le secondi versioni dell’armatura. Anche questo è un ulteriore indizio a sostegno della tesi sollevata dai numeri di lotto, per questo sosteniamo che Giochi Preziosi abbia distribuito in due momenti diversi i modellini. In ultimo, segnaliamo un errore sulla stampa della prima versione della scatola (quella con i Cavalieri di Bronzo V1 e d’Oro) se si guarda bene l’elmo del Cavaliere di Andromeda si nota che è montato al contrario e la colorazione risulta essere argento anzichè rosa.
INTERNO DELLA CONFEZIONE
I personaggi si presentano inseriti in una base che permette di alloggiare tutti i pezzi presenti in incavi dedicati. Come per le serie precedenti, il materiale che costituisce questa base è il polistirolo. Sulla sinistra troviamo sempre l’alloggiamento per il totem, sulla destra il personaggio e nella zona centrale i vari pezzi dell’armatura nell’ordine di vestizione sul personaggio, quindi in basso i gambali, i copri coscia (ove presenti) subito sopra cintura e corpetto, le spalliere possono essere alloggiate sopra il corpetto o sopra il totem, assieme all’elmo, i bracciali sono nella zona centrale, copri bicipiti e vari fregi possono avere una posizione randomica dalla centrale a sopra il totem. Sotto il personaggio si trova un’alloggiamento rettangolare che in genere contiene le alette da posizionare sul tallone del personaggio o vari accessori di piccola dimensione. All’altezza delle gambe del personaggio si trova una “barra” che ne evita l’uscita dall’alloggiamento. Il tutto è chiuso da un coperchio di plastica trasparente a misura della base, spesso attaccato ad essa con del nastro adesivo (controllare le tracce dell’adesivo sulla base è uno dei metodi per rendersi conto se il personaggio è stato aperto e forse montato o se si tratta di un articolo davvero nuovo). Per i Cavalieri di Bronzo seconda armatura, esiste una doppia versione per i quali cambia il materiale dell’alloggiamento: nella prima è in polistirolo, nella seconda è di plastica sottile color crema (tipica delle edizioni successive a questa). La differenza non consiste solamente nell’alloggiamento, ma tutto ciò verrà approfondito nelle schede dei personaggi. I polistiroli presentano sul retro due marchi: uno che probabilmente identifica un lotto produttivo (NO xxx, dove le x sono numeri) ed uno che riporta il codice obbligatorio identificativo del materiale utilizzato per la realizzazione dell’alloggiamento per il contenuto. Il retro degli interni in plastica invece non presenta alcun marchio distintivo, come avviene anche per i modellini stampati da Bandai nell’edizione HK 2004. Si trova lo stampaggio in negativo dei vari alloggiamenti dell’armatura, del totem e del personaggio. I bordi spesso sono piegati, a causa del basso spessore della plastica, e a differenza dell’edizione HK 2004 non si trovano i “bottoni” che permettono al fondo di essere attaccato alla plastica trasparente protettiva.
Sotto ai piedi dei personaggi è prassi in ogni edizione ufficiale, trovare dei marchi che ne identificano la provenienza, la produzione ed il produttore. Questa edizione presenta delle anomalie rispetto ad ogni altra uscita ufficiale perchè normalmente i codici sono univoci e differenti tra un’edizione e l’altra (tranne nel caso delle prime due edizioni italiane, dove i personaggi provengono dalla stessa produzione) in questo caso invece troviamo una grande eterogeneità di marchi. Sotto i piedi dei cinque bronzi V1 troviamo sotto la pianta destra la scritta Made in China e la scritta R maiuscola (probabilmente “right”, destra in inglese), accompagnata da un numero. Sotto il piede sinistro troviamo invece solo la lettera L (probabilmente “left”, sinistra) ed il solito numero.
Se fino a qui tutto pare essere omogeneo, con i Cavalieri d’Oro la situazione invece si complica. Sotto ai piedi di questi personaggi si possono trovare due marchi diversi ed uno in più che presenta delle anomalie: il primo tipo di marchio è identico e coerente con i bronzi V1 (questo può far ipotizzare che provengano dal medesimo lotto di produzione). Il numero presente accanto alle lettere R ed L è il 6 che nei Cavalieri di Bronzo V1 appartiene ai piedi di Andromeda. Una particolarità sta nel fatto che risultano essere invertiti: sul piede sinistro c’è la marchiatura “R” e sul piede destro la marchiatura “L”. Inoltre la scritta “Made in China” è sul piede marchiato con la lettera “L”.
Il secondo marchio è simile al precedente, questa volta l’orientamento delle scritte “L” e “R” sembra essere quello corretto e comunque coerente con i Cavalieri di Bronzo V1, anche la scritta “Made in China” torna sotto il piede marchiato con la “R”, tuttavia qui non troviamo più il numero che accompagna la lettera.
Esiste una terza versione, identica alla precedente se non che l’orientamento della “R” e della “L” è invertito, torna quindi ad essere come nella prima marchiatura, piede destro lettera “R” e piede sinistro “L”. Nella fattispecie questa versione è riscontrata sotto il Cavaliere dei Pesci.
Ultima versione per i Cavalieri d’Oro è quella che avevo segnalato come “anomalia”. E’ presente nel Cavaliere del Capricorno ed ha due marchiature diverse sotto ai piedi: sul piede destro troviamo il marchio “Made in China” con la numerazione “R2”; sotto il piede sinistro solo la lettera “L” ed un numero uno posizionato perpendicolarmente ad essa e non a seguirla come nelle altre versioni.
I personaggi alloggiati nella plastica, quindi le varianti dei Cavalieri di Bronzo V2, hanno delle sigle che si diversificano nettamente rispetto a quelle appena visionate: troviamo, sotto al piede sinistro il simbolo “c” seguito da “K/S.T.” mentre sotto il piede destro “Bandai 2001 China”. Queste sono le classiche sigle che Bandai utilizza per contraddistinguere le proprie produzioni di modellini dei Saint Seiya.
Nella versione dei cinque Cavalieri di Bronzo V2, alloggiati in polistirolo, troviamo sotto il piede destro, le scritte: “H” sul tallone, “Made in China” sulla parte centrale disposta su due righe e “R” in corrispondenza della punta; mentre sul piede sinistro sono stampate solo la lettera “L” in corrispondenza della punta del piede e la lettera “H” sul tallone. Niente Numeri quindi come accadeva per i Cavalieri d’Oro.
Il Cavaliere di Andromeda V2, nella sua variante con alloggiamento in polistirolo, presenta delle significative differenze con le sltre scatole e anche con gli altri modellini. Nella versione con interno scatola in polistirolo, sia sul fronte che sul retro troviamo la scritta “Armatura Smontabile” anzichè “Armatura Metallica”, questo vale solo per Andromeda, perchè in questa versione la sua Cloth è completamente in plastica, con un colore più sbiadito e meno intenso rispetto a quella a marchio “Bandai”, mentre per gli altri quattro eroi di bronzo, non ci sono variazioni sulla confezione.
Questo ci ha fatto presupporre che inizialmente, Giochi Preziosi potrebbe non aver avuto un’intesa commerciale con Bandai, ed essersi rivolta ad uno o più produttori o distributori, a cui purtroppo non è possibile risalire, mentre in un secondo momento aver raggiunto un accordo e, quindi, aver distribuito i modellini prodotti da una serie cinese di Bandai. Altro indizio che ci portava in questo senso è la fattura dei personaggi: quelli alloggiati nel polistirolo, hanno i dettagli pittorici (occhi, capelli, etc.) molto più grossolani rispetto a quelli alloggiati in plastica, anche questo faceva supporre che si trattassero di modelli prodotti in almeno due stabilimenti diversi. La stessa cosa vale per la colorazione delle armature: quelle nel polistirolo hanno colori opachi (per i Cavalieri d’Oro) e che in alcuni casi si discostano dai colori delle edizioni passate (Phoenix V1 ha i pezzi rosa anzichè bronzo/marrone, Andromeda V1 ha un colore totalmente diverso dalle parti in plastica rispetto a quelle in metallo). Quelle nell’alloggiamento di plastica hanno delle colorazioni più fedeli, ma soffrono del problema di perdita di vernice, tipica dell’edizione Bandai prodotta ad Hong Kong e distribuita successivamente nel 2004 (questo fa supporre anche che l’edizione Giochi Preziosi 2001 e quella denominata HK 2004 possano provenire da lotti simili). All’interno della confezione è sempre presente un foglietto a dimensione di 19 x 13,5 cm dove in alto troviamo il nome del cavaliere, alla sua sinistra il logo de “I Cavalieri dello Zodiaco”, in basso a sinistra una foto del personaggio in armatura e a destra sempre in basso, una foto del totem montato. Al centro delle due foto troviamo il logo della comunità europea, i dati di Giochi Preziosi (come sul fondo della scatola) e le avvertenze di sicurezza. Nel centro del foglio contornato da una cornice, troviamo le istruzioni di montaggio, sulla sinistra come assemblare l’armatura sul personaggio e sulla destra come montarla sul totem. Questi foglietti sono sempre in stampa bianco e nero, tracce di colore o un nero sbiadito, quasi grigio, possono significare una contraffazione (ad esempio una stampa al computer dopo scansione o trovata in rete). Inoltre, sul fondo del foglietto si trova una dicitura molto interessante, ed anche questa è un’ulteriore indizio su cosa possa essere successo tra i vari soggetti nella distribuzione di questo prodotto: Giochi Preziosi si definisce sia produttore che distributore dell’edizione 2001. Dopo tutti questi interrogativi, cosa è successo veramente nei retroscena tra Giochi Preziosi e Bandai, che ha portato questa uscita così densa di misteri? Possiamo rispondere almeno parzialmente a questa domanda grazie a Ryuzu Noda, dirigente della sezione marketing/collector del team Bandai che, gentilmente, si è lasciato intervistare da noi. Intorno agli anni 2000 Bandai spostò la sua produzione in Cina come un po’ tutte le grandi aziende hanno fatto; il signor Noda ci disse che esiste un’unica ditta in Cina che ha il “know how” per realizzare tali modellini, essendo estremamente alti i particolari di ogni personaggio/armatura. Bandai aveva intenzione di rilanciare il brand dei vintage, aggiungendo dei nuovi modelli inediti fino ad allora anche in Giappone. Il primo lotto produttivo però andò male, non rispettava gli standard qualitativi richiesti dall’azienda giapponese, Bandai quindi rifiutò la commissione e lasciò la produzione all’azienda, lasciandola, tra le altre cose, libera di farne ciò che voleva. A questo punto è molto probabile che Giochi Preziosi, che in quegli anni deteneva ancora i diritti di distribuzione, si sia inserita ed abbia contattato direttamente la ditta cinese, acquistando i modellini, ecco spiegato il perchè della mancanza della scritta Bandai sotto i piedi dei personaggi e la scarsa qualità rispetto ai modellini delle altre uscite. Nonostante tutto quindi si tratta di un’uscita ufficiale, anche se non in collaborazione con Bandai, perchè anche la ditta giapponese stessa, non è proprietaria dei diritti del titolo, ma detiene solo quelli relativi alla realizzazione del merchandising del brand “Saint Seiya”. I proprietari del marchio sono: Toei e Masami Kurumada/Shueisha, rispettivamente delle immagini e dei diritti d’autore e nessuno di loro ha smentito l’ufficialità del prodotto in se. Dunque, la versione italiana del 2001 è una versione ufficiale, in quanto sulla scatola vengono riportate tutte le informazioni relative ai diritti. Chiaramente, questo esula dalla parola originale, che significa un’altra cosa. Semplicemente non è un prodotto Bandai, ma questo non li rende fake o bootleg che sono prodotti non originali ma anche non ufficiali, non avendo nemmeno i diritti. Ergo la versione 2001 italiana (scatola rossa) non può essere definita fake ma è bensì ufficiale. La possibilità di intervistare il marketing/collector del team Bandai ci è stata data dall’amico Francesco Ristori, presidente del Florence Toy Museum.